11 giugno 2006

Dizionario schmittiano - Lettera H

vers. 1.2/1.2.18
⇐ || ⇒ Ha - He - Hi - Ho - Hu - Hy.
– Dizionario schmittiano: Lettera A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, W, X, Y, Z.
Analitico -


Haas, Willy: n. 1891, m. 1973: TreccaniWikipedia.de; immagine. Di lui nel Glossarium, p. 5: «Profondamento colpito dal saggio Eine neue politische Lehre, pubblicato nel maggio 1932 da Willy Haas su “Die Literarische Welt”. Chiama me un nichilista e la definizione amico-nemico una neutralizzazione mascherata e della peggiore specie: un guscio vuoto, poiché astrae dall’unica causa concreta dell’inimicizia, dalla sua attuale causa materiale, cioè dall’inimicizia di classe nei confronti della borghesia; è quindi essa stessa neutralizzata e, in quanto talel altamente politica. Egli ritiene erroneamente che il nemico sia qualcosa che “in una guerra di annientamento può venire spazzato via da questo mondo”. Strano. Poiché mi guardo bene dall’identificarmi con il suo tipo di inimicizia, quello della guerra civile marxista, egli dichiara nemici me e la mia teoria. Che magnifica conferma! Ognuno mi dà ragione, fintanto che do ragione a lui e alla sua specifica distinzione amico-nemico. Se avessi detto: l’ebreo è il nemico, i nazisti mi avrebbero dato ragione; se avessi detto, il nazista è il nemico, mi avrebbero dato ragione gli altri, ecc. ma costoro sono ancora relativamente onesti. I peggiori sono quelli che negano che per essi ci sia in genere inimicizia, e proprio su questa base confermano la loro ostilità. In proposito ci sarebbe molto da dire, la tesi di abilitazione della SS Lemmel contro di me: zoticoni che si sono appropriati del concetto di “razza” abbandonato nelle loro mani dai loro nemici, ecc.» Poco più avanti, Schmitt ricorda Haas insieme a H. Heller, entrambi critici del suo concetto di inimicizia: «le imputano l’idea dello sterminio» (p. 8).

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